Bucovina e i monasteri dipinti

La regione della Bucovina nasconde al suo interno delle incredibili costruzioni: i monasteri dipinti, sparsi ovunque. Ecco quali sono e come raggiungerli.
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Tra gli edifici più spettacolari della Romania, veri e propri tesori dell’arte bizantina, troviamo i Monasteri dipinti della Bucovina, nel nordest del Paese, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. I più spettacolari sono il Monastero di Voronet, il Monastero di Moldovita e il Monastero di Sucevita.

Gli affreschi esterni dei Monasteri risalgono al XV e XVI secolo ma non sono semplici decorazioni murali visto che rappresentano scene della Bibbia nelle quali sono presenti personaggi dell’epoca: Su tutte le facciate degli edifici troviamo dei cicli decorativi completi dove sono inseriti principi e sovrani moldavi sono al fianco di santi e profeti. I turchi, nemici storici dei romeni e della cristianità, sono destinati agli Inferi e incarnano i demoni. In questo modo la Bibbia e la vita dei più importanti santi ortodossi venivano spiegate agli abitanti dei villaggi grazie all’eccezionale uso di colori e forme.

I monasteri sono immersi in un paesaggio circostante incantevole che li valorizza ancora di più.

Monastero di Moldovita

Tra i monasteri dipinti della Romania, da non perdere il bellissimo monastero di Moldovita, nella Regione Bucovina, nel nordest del Paese, dove si trovano gli affreschi esterni meglio conservati di queste architetture iscritte dall’Unesco tra i siti Patrimoni dell’Umanità.

Costruito per volere del principe Petru Rares nel 1532 e dipinto 5 anni dopo, il monastero è decorato con stupendi affreschi ispirati ad una poesia dedicata alla Vergine Maria e al suo intervento a protezione della città di Costantinopoli durante l’attacco persiano del 626 a. C.. Nel 1500 la minaccia ottomana era forte in Moldavia e in questo modo si voleva invocare lo stesso intervento divino.

Decorate principalmente in giallo ocra, rosso, verde e blu, le pareti del monastero di Moldovita, costruito nel bel mezzo della foresta, ospitano anche una rappresentazione della genealogia di Cristo.

La chiesa combina elementi bizantini e gotici e presenta un portico aperto, 3 absidi, una torre ottagonale, e una serie di piccole nicchie, ben 105, ciascuna dedicata ad un angelo. A pochi passi si trova un edificio a due piani al cui interno è ospitato il Museo del convento: ammirate gli arazzi realizzati con fili d’oro e d’argento, icone, libri liturgici e reperti archeologici.

Il complesso è custodito all’interno di una cinta muraria quadrangolare, fortificata con delle torri angolari.

Monastero di Sucevita

Il Monastero di Sucevita, iscritto dall’Unesco tra i siti Patrimonio dell’Umanità, si trova nella parte nordorientale della Romania, a 60 chilometri dalla città di Suceava.

Tra i migliori monasteri dipinti del Paese, il monastero, fondato nel 1581 dal vescovo di Raduti e in seguito ampliato da suo fratello, il principe regnante della Moldavia, è circondato da mura e torri difensive. Sulla chiesa, l’ultima ad essere costruita delle 22 chiese affrescate della Bucovina, svetta un campanile.

Affrescato tra il 1595 e il 1604, il monastero di Sucevita ha il maggior numero di immagini dipinte anche se il versante occidentale non è decorato. Tra le raffigurazioni troviamo la Scala del Paradiso, un percorso ascensionale di collegamento tra Terra e Cielo, ornata da angeli dalle ali rosse e dove confluiscono sentieri con le iscrizioni delle virtù monastiche, e l’albero di Gesù.

La chiesa ha 5 sale e due portici non identici costruiti in una seconda fase. Le spesse mura che circondano il complesso sono lunghe quasi 100 metri per lato e sono rinforzate con contrafforti, bastioni e 5 torri. Al loro interno è ospitato un museo dove ammirare oggetti storici e artistici come ritratti ricamati in filo d’argento, argenteria ecclesiastica, libri e manoscritti miniati.

Monastero di Voronet

Tra i monasteri dipinti della Romania il più famoso è il monastero di Voronet, costruito nel 1487 in meno di 4 mesi da Stefano il Grande per celebrare una vittoria contro i Turchi. Conosciuto come la Cappella Sistina d’Oriente, il monastero ha una grande varietà di affreschi sia internamente che esternamente, dipinti 500 anni fa, dove predomina il colore blu, chiamato il blu Voronet, creato con lapislazzuli.

Gli affreschi, ricchi di dettagli, rappresentano scene bibliche, tra cui il meraviglioso Giudizio Universale e la Genesi, preghiere e inni sacri. Nell’albero di Gesù, o albero di Jasse, si possono scorgere i ritratti di antichi filosofi greci come Aristotele e Platone.

Il monastero si trova lungo le sponde di un fiume e coniuga elementi bizantini e gotici visibili nella torre, nelle finestre a arco gotico e nelle cornici rettangolari delle porte.